martedì 20 luglio 2010

Psichiatria e PNL


La Programmazione Neuro Linguistica, uno stimolante campo di indagine ideato e messo a punto a metà degli anni '70 in California da Richard Bandler e John Grinder, si caratterizza per un diverso approccio rivolto alla terapia e cura dei pazienti psichiatrici.
Gli strumenti di questa neuro-scienza sono stati ricavati dalla decodifica delle strategie operative e dall'osservazione accurata e metodica delle eccezionali capacità comunicative e relazionali di tre psicoterapeuti di successo dell'epoca: Fritz Perls, Virginia Satir, Milton Erickson.
I tre noti terapeuti erano accomuntati da un intento: far guarire i propri pazienti nel più breve tempo possibile. Ciascuno di loro - per raggiungere lo scopo - ricorreva a tecniche ed espedienti diversi. Erickson, ad esempio, si serviva dell'ipnosi per fornire suggestioni potenzianti ai propri clienti; Virginia non si limitava al singolo paziente, ma allargava il suo intervento al sistema familiare in cui egli era inserito; Fritz Perls ricorreva ad alcune tecniche - quali quella della "sedia vuota" - oggi diventate ormai dei classici nell'ambito della psicologia della Gestalt.
Bandler e Grinder ricavarono da loro una serie di "strumenti operativi" in grado di produrre quella che loro stessi definirono la "Magia del Cambiamento". Non a caso i loro primi libri portano titoli quali: "La Struttura della Magia" o "Magia in Azione". A chi non conosca gli strumenti della PNL, ciò che avviene fra psicoterapeuta e paziente può apparire quasi "magico"... È proprio grazie a Bandler (un matematico) e Grinder (un linguista) che è stato possibile ricavare la "struttura" di quanto i migliori professionisti al mondo in ambito terapeutico mettevano in atto in maniera quasi del tutto inconsapevole.
In seguito Bandler è diventato noto - soprattutto nel mondo anglosassone - per la sua attitudine a "sfidare" i sistemi di pensiero precostituiti in ambito psichiatrico. Spesso infatti si è prestato a risolvere casi di pazienti in cura psichiatrica da anni sotto gli occhi esterrefatti di chi assiteva, impiegando nel far questo pochi minuti e venendo nel contempo filmato dalle telecamere. La BBC britannica gli ha addirittura dedicato un programma con cadenza settimanale, nel corso del quale il suo compito era quello di "risolvere" in diretta il caso psichiatrico che gli veniva di volta in volta presentato.
Bandler - da bravo studioso - sta ancora riesaminando e trascrivendo i materiali di queste trasmissioni televisive per capire come LUI STESSO abbia fatto a risolvere questi casi in un tempo tanto breve! La ricerca di strategie efficaci nell'ambito della "Tecnologia del Cambiamento", infatti, per lui non inizia e non si risolve con le sole tecniche messe a punto dalla sola PNL, ma implica un miglioramento e un perfezionamento continuo di tali strategie operative.
Altra "area di eccellenza" di Bandler è la tecnica - messa a punto già negli anni '80 - della cura veloce delle fobie. Tale metodica (in PNL definita "ancoraggio", o meglio "collasso di ancore") si basa sul principio dell'associazione stimolo/risposta, può essere appresa facilmente e in molti casi - se il professionista a cui ci si rivolge è competente - risolve alcune fobie in un breve arco di tempo.
Risultati tanto strabilianti sembrano aver lasciato del tutto indifferente il mondo accademico, che ancora oggi non ha inserito la PNL fra le materie di studio dei corsi di Psicologia e Psichiatria.
Ci si potrebbe domandare il perché di un tale ritardo.
Ma la PNL ha un presupposto alla sua base: suggerisce infatti di non domandarsi: "Perché questo non accade?", ma di chiedersi invece: "Come posso fare a risolverlo?"
Come Richard Bandler suole spesso ripetere, ciò che fa la vera differenza è l'atteggiamento. Per quanto lo riguarda, quando un cliente (o i suoi familiari) gli chiedono aiuto, la prima ed unica cosa che lui pensa è: "Io sono in grado di aiutare questa persona". Non sa ancora come farà - è un essere umano come tutti noi e spesso le sue soluzioni sono assai "creative", le concepisce sul momento - ma di una cosa è certo: lui quella persona la aiuterà.
Bibliografia:
- RICHARD BANDLER, Vivi la vita che desideri con la PNL, NLP Italy, 2009.
- RICHARD BANDLER, Il potere dell’Inconscio e della PNL, NLP Italy, 2009.

1 commento:

  1. Ad una convinzione segue un atteggiamento...se sono convinto, come Bandler, di essere in grado di fare qualcosa, avrò l'attitudine a fare qualcosa!!! Fare!
    Attitudine deriva dal latino aptitudine...aptus in latino ha il significato di idoneo, atto. Aptitudine si è formata parallelamente ad aptare, formula intensiva dell'antica apere: aggiustare!

    E' conveniente avere un atteggiamento positivo nella vita...mi viene in mente la storiella delle due rane cadute in un secchio di latte: la prima, dopo qualche inutile tentativo di saltare fuori dal secchio, si rassegna e si lascia morire; la seconda non si perde d’animo e nota che, ad ogni salto, il latte tende ad addensarsi, quindi comincia a muoversi in modo sempre più frenetico fino a far divenire il latte una sorta di ricotta, densa al punto giusto da potergli garantire la giusta spinta verso la libertà.

    Funzionale, vero??? ;-)

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